Melancholia

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icon1  view post Posted on 24/11/2011, 16:12




Melancholia

Regia: Lars Von Trier

Interpreti: Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg, Alexander Skarsgård, Brady Corbet, Cameron Spurr, Charlotte Rampling, Jesper Christensen, John Hurt, Stellan Skarsgård, Udo Kier, Kiefer Sutherland

Soggetto & Sceneggiatura: Lars Von Trier

Colonna Sonora: Richard Wagner - Tristan und Isolde

Direttore della fotografia: Manuel Alberto Claro

Montaggio: Morten Højbjerg/Molly Marlene Stensgaard

Suono: Kristian Eidnes Andersen/Sigrid Dagny Aalbaek Jensen

Effetti speciali: Kim Asmussen/Søren Skov Haraldsted

Produzione: Danimarca/Svezia/Francia/Germania, 2011

Durata: 136 minuti


Trama

Non appena il prologo si conclude lasciandoci in estatica sospensione, il nucleo centrale del film si articola in due capitoli solo in apparenza distinti, giocati rispettivamente sulle due figure principali, le sorelle Justine (un’intensa Kirsten Dunst, mai tanto convincente) e Claire (Charlotte Gainsbourg, reduce dal recentissimo Antichrist). La sequenza di apertura si schiude sulla vettura della sposa radiosa di vita: Justine scherza col neo-marito Michael nell’auto guidata da un maldestro autista che li sta conducendo alla meta della festa, l’immensa proprietà di John, facoltoso marito di Claire (un redivivo Kiefer Sutherland). Il sontuoso ricevimento è stato organizzato da Claire in meticolosa progressione: all’inizio tutto sembra procedere nella direzione preordinata, malgrado la cerimonia abbia già accumulato qualche ritardo. Ma lentamente e inesorabilmente (così come nella traiettoria del pianeta Melancholia sulla Terra) il ritmo inizia a spezzarsi nella fragile disperazione di Justine, illusa per un solo attimo di poter imprimere alla sua vita una svolta luminosa, sia sotto il profilo professionale (l’inaspettata promozione ad art director) sia nell’ambito sentimentale (il matrimonio). Invece Justine sprofonda in una terribile depressione che la porta a distruggere ogni più rosea prospettiva: prima insulta il suo principale (Stellan Skarsgård), urlandogli finalmente in faccia tutto il suo disprezzo in uno slancio liberatorio, poi si accoppia col neo-collega di lavoro, umiliando Michael. Entrambi lasciano la festa: l’ex capo infuriato, il marito respinto ancora innamorato e tristemente disilluso. Da questa determinante svolta narrativa ogni evento precipita inesorabilmente...

Commento

Film di una bellezza accecante, intenso, provocatorio in puro stile Von Trier, pervaso da atmosfere inquietanti e sospese nel presagio dell'orbita funesta del Pianeta Melancholia. Da vedere, perché Trier artista ha ancora molto da dire a dispetto delle opinabili sortite, che nel maggio scorso ne hanno determinato l’espulsione al Festival di Cannes e messo in forse la partecipazione ad ulteriori rassegne cinematografiche.

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