Shutter Island, Recensione + Scheda Film

« Older   Newer »
  Share  
Pink Arrow
view post Posted on 11/3/2010, 10:53




Shutter Island

Regia: Martin Scorsese

Produzione: U.S.A. 2010

Con Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max Von Sydow, Michelle Williams, Emily Mortimer, Patricia Clarkson

Trama
Boston, Massachussets, 1954: i due agenti FBI Teddy Daniels e Chuck Aule sono convocati nel tetro manicomio criminale di Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di una pericolosa paziente. Questo spunto narrativo innesca un vortice di situazioni da incubo che spingeranno l'agente Daniels ad una progressiva ma inesorabile discesa agli inferi della propria mente, che lo costringerà a misurarsi con i fantasmi del proprio passato.

Commento:
"Le maestose riprese aeree di Martin Scorsese squarciano l’Oceano Atlantico al largo di Boston, nel Massachussets, e spalancano la visuale tetra e inquietante di Shutter Island, nel 1954 sede reale o immaginaria di un sinistro penitenziario di massima sicurezza per la cura e la riabilitazione di pericolosi criminali. Lo stralunato agente FBI Teddy Daniels - un sempre più grande Leonardo DiCaprio, già al suo terzo film con zio Martin, dopo Gangs of New York (2002) e The Departed (2006) - in preda al mal di mare durante la traversata in traghetto, scruta la realtà con sguardo teso e indagatore, affiancato dal collega Chuck Aule (un sempre notevole Mark Ruffalo). I due agenti sbarcano sull’isola accolti con rude diffidenza da bieche guardie carcerarie, che li conducono dagli psichiatri responsabili del manicomio criminale: il Dott. Cawley (Ben Kingsley) e il Dott. Nähring (il grande Max Von Sydow). Balza subito agli occhi la scarsa disponibilità nel sostenere i due giovani agenti federali nell’indagine per cui sono stati convocati sull’isola: scoprire il mistero che si cela dietro l’improvvisa scomparsa di una pericolosa paziente. I poco collaborativi medici nascondono segreti inenarrabili, che emergono lentamente ma inesorabilmente nel corso della concitata narrazione.

Al di là del’indubbio e indiscusso talento con cui confeziona per la prima parte un thriller degno di questo nome, costruito su una solida suspense e sulla splendida interpretazione dell’intero cast, il regista del Queens imbastisce sul romanzo di Dennis Lehane una fitta trama di colpi di scena e di continui ribaltamenti prospettici con cui a più riprese omaggia il grande Alfred Hitchcock, senza però riuscire a portarla a compimento in un impianto coerente ed omogeneo.

La storia del cinema trasuda racconti densi di cambi di lettura e capovolgimenti di prospettiva. Nei tempi più recenti, ricordiamo: Il Sesto Senso di M. Night Shyamalan; The Others di Alejandro Amenábar; A Beautiful Mind di Ron Howard; The Machinist di Brad Anderson. Nei casi sopra riportati, il colpo di scena era efficace e spiazzante, mentre ahimè non si può dire lo stesso per il frenetico thriller gotico di Martin Scorsese, che procura invece una cocente delusione. Probabilmente la responsabilità va attribuita al romanzo di Dennis Lehane, di cui lo sceneggiatore Laeta Kalogridis riporta più o meno fedelmente fatti e svolte narrative. Sta di fatto che zio Martin - attraverso splendidi flashback, svolte filmiche ad effetto, superbe sequenze oniriche dalle venature horror, atmosfere grondanti di misteri irrisolti - costruisce una potente intelaiatura di aspettative destinate a crollare nel finale".

Shutter Island - Leggi tutto l'articolo
 
Top
LeonSD
view post Posted on 23/3/2010, 09:48




Visto ieri sera e sognato Michelle Williams con quel terribile vestitino giallo a fiori tutta la notte (è più inquietante lei in quel film che tutti i matti che sono dentro quel penitenziario/manicomio).
Il film è uno psico-thriller a tinte fosche e forti dove ci hanno fatto incastrare pure i campi di concentramento che devo dire mi hanno distratto non poco dal seguire la pellicola...capisco che era necessario conoscere il passato e il trascorso in guerra del protagonista e che il tutto fosse legato a ciò che avveniva nel penitenziario, ma in questo modo si confondono ancora di più le acque e le idee allo spettatore che arriva alla fine e fa fatica a capire chi sia pazzo e chi no.
SPOILER (click to view)
il colpo di scena dell'ultima sequenza, con la frase sibillina di Teddy mi fa pensare alla sua lucidità e a come accetti di essere stato incastrato da un equipe specializzata in esperimenti sul controllo del cervello umano...egli si arrende difronte a qualcosa di più grande di lui e solo ed esclusivamente da questa scena ho intuito di come avessero realmente costruito ad arte un castello protettivo sull'isola senza che per lui ci fosse altra possibilità
. Il tutto però rimane alquanto confuso...il confine tra ragione e follia è molto labile durante tutto lo svolgimento del film e manca di una chiarezza definitiva. La cosa più bella è senza dubbio la regia, stupenda, bellissima e claustrifobica di un grande maestro come Scorsese e l'ottima interpretazione di tutto il cast (ottimo, davvero ottimo Ben Kingsley, efficace, reale e carismatica l'interpretazione di Leonardo Di Caprio).
Nel complesso lo ritengo un film ben costruito, con qualche spunto ai vecchi thriller e al paranormale...ma nel complesso ho trovato difficoltà a mettere insieme tutti i tasselli (un pò come il protagonista)...ho letto qualche libro di Dennis Lehane (questo ce l'ho ma non l'ho ancora letto) e lo trovo un grande autore, molto efficace e che si legge bene...ecco perchè, a questo punto, sono curioso di leggere L'isola della paura per capire se il romanzo è più efficace e comprensibile del film oppure se anche Lehane è stato tanto sibillino da far intuire la soluzione senza farci capire troppo. (
SPOILER (click to view)
ad esempio...se è stato costruito tutto ad ok per far credere pazzo Teddy dovevano farci capire l'ultima visione della moglie che annega i figli come gli è stata costruita nel cervello...ecco perchè dico che, nel complesso il film manca di un filo conduttore logico...capisco che si parla di follia...ma se l'intento era di rendere pazzi gli spettatori ci stavano quasi riuscendo
)
 
Top
Pink Arrow
view post Posted on 24/3/2010, 16:53




CITAZIONE (LeonSD @ 23/3/2010, 09:48)
Visto ieri sera e sognato Michelle Williams con quel terribile vestitino giallo a fiori tutta la notte (è più inquietante lei in quel film che tutti i matti che sono dentro quel penitenziario/manicomio).

Concordo in pieno... :wacko:

CITAZIONE
Il tutto però rimane alquanto confuso...il confine tra ragione e follia è molto labile durante tutto lo svolgimento del film e manca di una chiarezza definitiva. La cosa più bella è senza dubbio la regia, stupenda, bellissima e claustrifobica di un grande maestro come Scorsese e l'ottima interpretazione di tutto il cast (ottimo, davvero ottimo Ben Kingsley, efficace, reale e carismatica l'interpretazione di Leonardo Di Caprio).
Nel complesso lo ritengo un film ben costruito, con qualche spunto ai vecchi thriller e al paranormale...ma nel complesso ho trovato difficoltà a mettere insieme tutti i tasselli (un pò come il protagonista)

In effetti l'intreccio risulta alquanto 'labirintico'
SPOILER (click to view)
(riflettendo la mente del protagonista)
e la regia strizza l'occhio al grande Hitchcock in moltissime sequenze (le scene oniriche e la sequenza della scala a chiocciola dentro il faro, che pare traslata da Vertigo/La Donna che visse due volte). Salti spazio-temporali, introduzione di personaggi sempre nuovi, ribaltamenti prospettici non rendono facile decodificare il messaggio del grande zio Martin (che comunque, come dici bene tu, traccia una regia bellissima proprio perché claustrofobica). Tuttavia trovo che comunque alla fine tutte le tessere del puzzle combacino tra loro in una sceneggiatura senza troppe sbavature, che zoppica in alcuni passaggi ma di fatto è solida, coerente e ben costruita. A mio parere è il finale a essere deludente, come scrivo nella rece, perché Scorsese imbastisce una fitta ragnatela di aspettative che fanno pensare ad un grande colpo di scena, che invece imho non si verifica.

CITAZIONE
[...] ho letto qualche libro di Dennis Lehane (questo ce l'ho ma non l'ho ancora letto) e lo trovo un grande autore, molto efficace e che si legge bene...ecco perchè, a questo punto, sono curioso di leggere L'isola della paura

Sarebbe davvero interessante approfondire la visione del film con la lettura del romanzo da cui è tratto... Se solo avessi un po' di tempo... :blink:
 
Top
2 replies since 11/3/2010, 10:53   50 views
  Share