Alice in WonderlandRegia: Tim Burton
Produzione: U.S.A. 2010
Interpreti: Johnny Depp, Mia Wasikowska, Helena Bonham Carter, Anne Hathaway, Crispin Glover, Matt Lucas, Stephen Fry, Michael Sheen, Alan Rickman, Barbara Windsor
Trama
Le avventure di
Alice nel Paese delle Meraviglie filtrate attraverso il genio e l'immaginazione di Tim Burton.
Commento
"In un tripudio di effetti speciali sapientemente dosati e orchestrati (
live action, motion capture, CGI, 3D), prende corpo la magia di Tim Burton, regalandoci un racconto solo in parte svuotato dei suoi significati originari, i cui personaggi vengono spogliati della loro connotazione classica e rivestiti di magico incanto.
Come accadeva nel precedente capolavoro burtoniano,
La Sposa Cadavere, il mondo reale e quello immaginario sotterraneo vengono contrapposti in una duplice dimensione parallela, malgrado nel film in questione non interagiscano mai tra loro, come invece accadeva nella
Sposa.
Il dettaglio delle rose bianche nel giardino della futura suocera di Alice - promessa sposa ad un legnoso e poco avvenente Lord nel giorno del suo diciannovesimo compleanno – rose che la severa suocera aveva comandato essere rosse, rivela tuttavia uno stretto legame con la figura della Regina di Cuori, da Burton ribattezzata ‘Regina Rossa’ in contrapposizione alla sorella, la ‘Regina Bianca’.
La fuga della giovanissima Alice dalle pesanti responsabilità di un matrimonio che neppure desidera culmina nella discesa verso il mondo onirico della follia, che conserva in sé tutta la valenza simbolica di deriva psicologica e al contempo di rifugio nei sogni di bambina: non a caso, la discesa è la realizzazione di un incubo ricorrente fin dalla nascita. La discesa ai dorati inferi del subconscio di Alice spalanca ancora una volta il varco verso una scenografia da urlo e una galleria fatata di personaggi abilmente caratterizzati, che imprimono un ricordo indelebile nell’immaginario cinematografico: il Coniglio Bianco che conduce Alice alla Tana delle Meraviglie; la Lepre Marzolina che assapora un bizzarro tè assieme al Cappellaio Matto; fino a scoprire la cupa reggia della Regina Rossa, attorniata da una corte d’ipocriti e meschini leccapiedi, che temono le sue ire e si rendono simili a lei con finte protesi facciali. Non a caso, nella versione originale di Lewis Carroll la Regina di Cuori simboleggia la Furia, mentre nel capolavoro burtoniano la Regina Rossa sintetizza il potere assoluto della dittatura che schiaccia individualità, aspirazioni e sogni nell’assoluta negazione di un puro anelito alla Libertà".
Alice in Wonderland - leggi l'articolo completo